18 Janvier 1988 :
Signori dirigenti ed atleti della società calcistica del “Parma”!
Sono lieto di accogliervi e di porgervi il mio cordiale saluto insieme
col mio ringraziamento per questa vostra gentile visita, all’indomani
della competizione con la squadra della “Lazio”. Ho accolto ben
volentieri questo vostro desiderio: anzitutto perché voi portate il
nome di una città nota per la sua popolazione generosa ed industre e
per le sue tradizioni culturali che trovano la loro significativa
espressione nella locale Certosa, insigne monumento di fede, di storia
e di arte.
Ho voluto poi incontrarmi con voi per manifestarvi la mia ammirazione
per la vostra attività destinata ad esaltare valori umani molto nobili,
che richiamano l’attenzione e l’interesse di innumerevoli folle, le
quali trovano nelle vostre prestazioni agonistiche un momento di
sollievo particolarmente gratificante.
Vi auguro che la pratica dello sport, oltre che recare soddisfazione
per i risultati sul piano competitivo, vi serva anche di allenamento
per conseguire una “corona non corruttibile”, come dice l’apostolo
Paolo, usando una terminologia delle antiche gare dei giochi olimpici
(cf. 1 Cor 9, 25): una corona, cioè, che corrisponda al premio che il
Signore concederà a chi avrà saputo riportare la vittoria su se stesso
e avrà lottato lealmente per conquistare quelle virtù, che suppongono
anche, e soprattutto, l’aiuto che viene dall’Alto.
Vi auguro altresì che le vostre attività sportive contribuiscano sempre
più al miglioramento sia della vostra persona, sia anche della società,
mediante un comportamento esemplare, fatto di rispetto per gli altri,
di condotta leale e saggia, aliena da tentazioni egoistiche ed
individualistiche.
Con questi pensieri ed auguri, vi assicuro la mia benevolenza e il mio
incoraggiamento a ben continuare nel vostro impegno agonistico ed
imparto a voi ed ai vostri cari la mia benedizione.